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Kevin Costner a Roma per “Criminal”. “L’amore è un grande rischio e vale la pena di correrlo”

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Questa volta è un vero cattivo, un galeotto sociopatico e superviolento a cui viene impiantata la memoria di un agente della Cia ucciso nel corso di una operazione. Si chiama Jerico Stewart, non ha emozioni, non prova nulla, non prova odio nè amore, non comprende la società nè come si dovrebbe comportare. Un ruolo da borderline che lo mette di nuovo e forse anche più che in “Un mondo perfetto“, in contatto con il suo lato più oscuro; ma lui, Kevin Costner, non perde il fascino che lo ha sempre contraddistinto e a Roma, dove sbarca per presentarci il suo criminale protagonista di “Criminal” di Ariel Vroman, ci arriva con il solito charme. Merito anche dell’italianissimo Mario Michisanti, il make up designer che lo accompagna ovunque e che lo ha aiutato a creare anche il look di Jerico: “Mario è un vero artista, lo porto con me su ogni set e ora, anche se lui è felice di essere tornato in patria, me lo riporto indietro con me negli Usa!“. E già, perché i due si sono conosciuti ad Amburgo sei anni fa sul set di un film che poi non si sarebbe mai realizzato; da allora Mr. Costner non lo ha più mollato.
L’action thriller di Vroman lo vedrà confrontarsi con un personaggio piuttosto insolito: coatto, a volte ironico e alle prese con un cortocircuito emozionale provocato dalla scoperta dei ricordi di un’altra persona.
I nostri ricordi sono come un cuscino su cui ci adagiamo quando andiamo a letto la sera“, spiega l’attore.
E se potesse davvero farsi impiantere la memoria di una altro? Costner non ha dubbi: “Mi piacerebbe sapere cosa pensa mia moglie, perché spesso non riesco a credere a quello che ha appena detto o fatto“. Anche se è convinto che l’amore sia un rischio che vale sempre la pena di correre:”Quando si ama qualcuno si corre un grande rischio perché sappiamo che un giorno perderemo quella persona, ma chi non ama non può condividere questo stesso rischio perché non non sperimenterà mai il dolore della perdita. Ma penso che valga sempre la pena amare una persona e provare il dolore di perderla piuttosto che non amare“.
Amore, memoria e cyberterrorismo: nel film si parla anche di questo. E diventa l’occasione per riflettere sulla babele contemporanea, sul senso di minaccia e paura che questi tempi ci stanno costringendo a vivere: “Sono molto arrabbiato per quello che sta succedendo oggi nel mondo, tutti siamo minacciati e mi chiedo: ‘Cosa diavolo sta succedendo nel mondo?’. Non ho la saggezza necessaria a sapere cosa si debba fare nella situazione attuale, siamo tutti molto confusi e continuiamo a creare sempre più confusione. Ognuno si arroga il diritto di minacciare qualcun altro e allora mi domando: ‘Ma progressi non ne abbiamo fatti?‘. Come dice Marvin Gaye:Cosa sta succedendo?‘”.

di Elisabetta Bartucca per DailyMood.it

 

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