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“Sono solo un calzolaio”. Parola di Manolo Blahnik.

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You put high heels on, and you change”: indossi i tacchi alti, e la tua vita cambia. A sostenerlo, da sempre, è Manolo Blahnik, designer di scarpe tra i più amati di tutti i tempi. Parliamo dell’uomo le cui creazioni hanno avvolto piedi importanti, da quelli reali di Lady D e della sua erede Kate Middleton a quelli di popolarissime celebrity, come Madonna, Bianca Jagger e Kate Moss. La Moss, in particolare, oltre ad averne scelto un paio da indossare in occasione del proprio matrimonio, le ha incluse tra gli oggetti che porterà con sé nella tomba, così da percorrere per sempre le passerelle dei cieli con un elegante paio di Manolo ai piedi. Anche le scarpe che Bella indossa al matrimonio in Breaking Dawn, uno dei film della trilogia di Twilight, le ha disegnate lui. Le ragazze di Sex and the city l’hanno reso immortale. Mentre lui, invece, ha reso immortale Maria Antonietta, ritratta da Sofia Coppola.

La sua vita è raccontata adesso in una monografia che ripercorre i quarant’anni della sua strabiliante carriera, rievocando oltre 30mila stili diversi di scarpe a cui ha dato vita. La monografia racconta l’uso emozionante del colore e di tacchi elegantemente scolpiti che hanno reso le scarpe di Manolo Blahnik tra le più ambite al mondo. Nel volume è possibile ripercorrere i ricordi del designer, rievocando le persone che lo hanno ispirato negli anni, come l’amica Anna Piaggi che lo invogliò a intraprendere questa carriera e la storica fashion editor Diana Vreeland che lo scoprì in un giorno del 1971, quando Manolo comparve nel suo studio foderato di rosso per mostrargli i suoi schizzi di scenografie teatrali.
La raccolta mostra immagini scattate da Michael Roberts, schizzi inediti, disegni d’archivio, rivelando l’ispirazione che si cela dietro la sua visione artistica. Istantanee dei suoi diari raccontano l’immaginario del maestro spagnolo, dalle creazioni sperimentali ai modelli dall’eleganza classica, ma sempre giocati tra tacchi vertiginosi e texture preziose.
Si susseguono tra le pagine di Fleeting Gestures and Obsessions, le meravigliose calzature realizzate rigorosamente a mano e moltissimi pezzi unici che traggono ispirazione dal mondo dell’architettura, dell’arte, del cinema e della letteratura e che rivelano la maestria indiscussa di Blahnik dell’arte calzaturiera.
Risultato di una vita trascorsa perseguendo la bellezza. Sogno proibito di gran parte dell’universo femminile. Artista eccentrico e animo poetico, Blahnik è paragonabile a un artigiano. Sono solo 350 le scarpe da lui forgiate ogni anno: opere d’arte a forma di sandali, stivali, stivaletti, sabot, mary jane, stiletti realizzate con materiali sorprendenti, come foglie, pezzi di corteccia, perline veneziane. Trasformate in sculture in miniatura che calcano i corridoi del Metropolitan di New York e del Victoria and Albert Museum di Londra. Da ammirare, indossare se si è fortunate, e da leggere e rileggere. Nella speranza che qualcuno, nel tempo, raccolga questa geniale eredità. Consapevoli che nessuno farà mai le scarpe a Manolo Blahnik.

CREDITI IMMAGINI: ©manoloblahnik.com

di Valeria Ventrella per DailyMood.it

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