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The Dressmaker: Kate Winslet in odor di vendetta

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Sarà al cinema a partire dal 28 aprile 2016
E’ stato definito il caso cinematografico dell’anno in Australia.
Record di incassi
12 nominations agli AACTA Awards
Stiamo parlando di THE DRESSMAKER – IL DIAVOLO E’ TORNATO con un’inedita premio ®OSCAR Kate Winslet.
Questo è il nostro film. Gli ingredienti ci sono tutti: abiti meravigliosi, personalità uniche, vendetta e…. molto altro.
In attesa di darvi tutti i dettagli sui costumi utilizzati, vi lasciamo con una chicca: la recensione della nostra redattrice Elisabetta Bartucca dal Torino Film Festival.

LA NOSTRA RECENSIONE
Sue Maslin e Rosalie Ham erano compagne di scuola, sono cresciute a Jerilderie, un paesino nella regione del Riverina in Australia. All’epoca non avrebbero mai immaginato che un giorno i loro destini si sarebbero incrociati dopo anni grazie ad un film, “The Dressmaker” di Jocelyn Moorhouse che in Italia arriverà il prossimo 28 aprile.
O forse si dovrebbe dire grazie all’omonimo libro da cui è tratto, scritto da Rosalie Han e pubblicato nel 2000; quando la produttrice Sue Maslin lo lesse riconobbe subito quel nome. “Era una mia compagna di scuola. Andavamo a scuola a Melbourne, quindi prendevamo spesso il pullman che ci riportava a casa, di notte, dopo un viaggio di oltre cinque ore. Aspettavamo insieme che i miei o i suoi genitori venissero a prenderci”, racconta. Fu in quel momento che decise di contattarla per acquistarne i diritti.
Diretto e scritto dalla regista del cult “Instantanee” del 1991, “The Dressmaker” si caratterizza sin da subito come una storia di vendetta: Tilly (Kate Winslet), sarta e stilista formatasi tra Parigi, Milano e Londra, torna nel suo paese natale, Dungatar, per infliggere una lenta vendetta a chi anni prima l’ha ingiustamente accusata di omicidio allontanandola dalla claustrofobica comunità in cui è nata e cresciuta.
Una femme fatale vendicativa, strizzata in tubini Dior, ferocemente ironica, un personaggio in parte ispirato alla madre di Rosalie. “Mia madre faceva la sarta a Jerilderie. Era divorziata, e questo all’epoca aveva sollevato un piccolo polverone. Da figlia, notavo la differenza tra lei e le altre donne. Volevano tutte i vestiti che cuciva lei.”, rivela la scrittrice.

Sono tornata, bastardi”. “The Dressmaker”, presentato in anteprima nazionale al Torino Film Festival, dichiara le sue intenzioni sin dalla primissima battuta di Tilly Dunnage: una commedia gotica, che combina gli elementi del revenge movie con quelli del melò.
Kate Winslet rivela un’insolita vena comica e i duetti con Judy Davis (nei panni di un’estrosa e bizzarra madre con il vizietto dell’alcol) valgono tutto il film. Tilly ha fascino, eleganza, classe, vuole riscattarsi da un’infanzia dolorosa, affrancarsi da un’etichetta che non le appartiene, e soprattutto, vuole vendicarsi; ma la sua battaglia si combatterà tra paillettes e lustrini trasformando le donne di Dungatar, tagliando e cucendo per loro gli abiti che le faranno sentire belle come le dive di Hollywood.
Tilly è un personaggio bizzarro, la versione più elegante e femminile dei pistoleri degli spaghetti western, pulp quanto le vendicatrici tarantiniane e dark come le femme fatale scolpite nell’immaginario collettivo dai noir degli anni ’40. Rompere gli equilibri del piccolo villaggio, scoprirne invidie, ipocrisie e segreti sarà la sua più grande vendetta, prima di potersi lasciare definitivamente alle spalle “certa spazzatura”…

di Elisabetta Bartucca per DailyMood.it

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