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Mostra Autentica Bellezza: Bellezza al naturale

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Non ci sono artifici, né ritocchi. Quando guardiamo le immagini delle dive del passato, rimaniamo affascinati dalla loro eterea avvenenza.
L’autentica bellezza ritratta da Pietro Pascuttini è questa. E’ una straordinaria raccolta di ritratti femminili in bianco e nero che il famoso fotografo ha collezionato, mostrando il lato più intimo e autentico di tante personalità dello star system, grazie a abile gioco di luci e ombre che le rende immortali e sublimi.
Una bellezza incorruttibile, che si riflette nei ritratti dei volti senza tempo di Ewa Aulin, Agostina Belli, Daniela Bianchi, Carla Gravina, Alice ed Ellen Kessler, Virna Lisi, Gina Lollobrigida, Marina Malfatti, Lea Massari, Mina, Ilaria Occhini, Patty Pravo e Marilù Tolo. Da Luchino Visconti a Gian Maria Volontè, da Silvana Mangano a Sofia Loren, da Mina a Patty Pravo, da Gina Lollobrigida a Florinda Bolkan, sono tantissime le celebrità che si sono fatte immortalare da Pascuttini. Senza dimenticare i servizi fotografici realizzati in privato a Salvatore Dalì, Charlie Chaplin, che per la prima volta posò con tutta la sua numerosa famiglia, e l’armatore greco Aristotele Onassis, per un servizio fotografico sul panfilo Cristina.

Oggi, il fotografo dello star system si racconta a Milano, proponendo una riflessione sul concetto di autentica bellezza. Dal titolo della mostra appare evidente che il punto forte delle fotografie è un racconto senza filtri, un viaggio che analizza la radice dell’identità, che scava nell’essenziale. Un salutare esercizio di ammirazione per scatti non ancora contaminati dall’uso di photoshop. Gli occhi delle dive subito catturano l’attenzione dell’osservatore.
Nel percorso espositivo viene elogiata la vera bellezza, quella naturale, semplice, insita nell’anima, intima, introspettiva, quella che non si cura del tempo che passa. Non c’è banalità nello scatto, ma linearità e raffinatezza. Il mondo effimero e patinato gioca con la sua fragilità più profonda. In un periodo in cui l’idea di un corpo perfetto, senza età, è diventata sempre più dominante, in cui siamo ossessionati da uno stereotipo di perfezione illusoria e omologata, ritratti come quelli esposti spiegano bene la mutevole concezione della bellezza, che oggi ha reso la società così vulnerabile agli artifici.
Partendo da questa prospettiva si può leggere il senso della mostra che fino al 26 maggio animerà lo spazio espositivo di Pier Giuseppe Moroni, in via San Pietro All’Orto 26, a Milano. I volti ritratti riescono a toccare temi complessi come la standardizzazione del corpo e l’autenticità dell’essere, mettendo in lustro l’imperfezione come valore assoluto di unicità e meraviglia. Riportandoci in un istante al tempo prima dell’avvento di photoshop, quando ci si arrendeva con eleganza e intelligenza alla consapevolezza che la bellezza della vita alberga proprio nella sua imperfetta essenza.

di Valeria Ventrella per DailyMood.it

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