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Scultura soffice. Azzedine Alaïa alla Galleria Borghese di Roma

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Tra marmi dai bianchi molteplici e colori diversi, pietre, gessi, bronzi variamente patinati e cromati, irrompe la couture sculpture di Azzedine Alaïa. Nell’opera del couturier Alaïa emerge una celebrazione del corpo e una maniacale attenzione alle forme che la Galleria Borghese interpreta come set ideale, come spazio storico di prodezze continuamente nuove delle tecniche che trasformano le materie della scultura. L’estro di Alaïa nel modificare corpi e profili col suo gioco di taglio configura, qui, un contrasto di forbici contro scalpello. Le sue creazioni hanno la capacità di avvolgere il tessuto intorno al corpo delle donne, come se non esistessero peso o gravità. Lo sguardo di Alaïa, vivace, fulminante, instancabilmente inventivo, sembrava non spostarsi mai dal corpo e dall’immaginazione della donna reale, come se non smettesse di ricercarne la seduzione e modellarne la sembianza in idolo. In questo poetico processo, la fisionomia stessa della Galleria ha assunto la personalità di luogo principe dell’opera scultorea, condensando un lungo tempo storico fino a farlo penetrare nella contemporaneità.

Nella Galleria Borghese si realizza una messa in scena della couture di Alaïa che galleggia nel tempo del teatro: sospeso, potenziale, dormiente e silenziosamente sonoro in attesa della propria vita scenica. Tra gli abiti esposti ecco che si materializzano alcune delle icone della ‘soft Sculpture’ di Alaïa, come l’abito viola realizzato per l’amica Grace Jones, e lo storico ‘Bandage dress’ del 1984. Femminilità, seduzione ed eleganza sono da sempre le caratteristiche della moda disegnata da Azzedine Alaïa. Lo stilista lavora con i tessuti come un materiale da plasmare, avvolgendo e abbracciando il corpo femminile con i capi di abbigliamento, come una seconda pelle scolpita. Tanto che viene ricordato come il genio capace di cucire gli abiti direttamente sul corpo delle donne per ottenere la misura perfetta. Tanto che, lo stesso Alaïa si è descritto come un bâtisseur, un costruttore.

Tunisino di nascita, parigino d’adozione, ha studiato scultura all’Accademia di Belle Arti a Tunisi prima di diventare assistente di Christian Dior nel 1957 e poi lavorare con Guy Laroche, Thierry Mugler e successivamente divenire proprietario di uno degli atelier più rinomati di Parigi. Ha vestito il jet set del mondo, dalla contessa Nicole de Blégiers e Cécile de Rothschild, a Greta Garbo fino a Naomi Campbell, ma ha anche lavorato su commissione per altri stilisti creando opere come il prototipo dell’icona tubino ispirato a Piet Mondrian per Yves Saint Laurent. Fino al 25 ottobre le sue creazioni diventano così protagoniste della mostra Couture/Sculpture: Azzedine Alaïa nella Storia della Moda al Museo della Galleria Borghese di Roma, e che presenta l’opera del couturier tra i capolavori della scultura classica.

INFORMAZIONI GENERALI
Nome della mostra: Azzedine Alaïa. COUTURE / SCULPTURE
Location: Galleria Borghese – Piazzale del Museo Borghese 5, 00197 Roma
Direttrice della Galleria Borghese e Curatrice della mostra: Anna Coliva
Chief Curator del Groninger Museum (NL) Curatore della mostra: Mark Wilson
Apertura mostra: da sabato, 11 luglio a domenica, 25 ottobre 2015. Da martedì a domenica – dalle 9.00 alle 19.00. E’ necessaria la prenotazione del biglietto www.galleriaborghese.it

Di Valeria Ventrella per DailyMood.it

Photo Credit: http://www.galleriaborghese.it

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