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Day 9: Riccardo Scamarcio e un eterno Christopher Plummer

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Dopo un avvio ricco di star e una parte centrale un po’ fiacca, la Mostra di Venezia sembra essersi lasciata da parte alcune belle cartucce per gli ultimi giorni. In attesa che Valeria Golino sfili sul red carpet per accompagnare il film Per amor vostro, ultimo italiano in competizione, ieri è stato il compagno Riccardo Scamarcio ad essere uno dei protagonisti della giornata. In coppia con la cilena Daniela Ramirez, sua partner sullo schermo, ha presentato la nuova pellicola di Vincenzo Marra, La prima luce, dove lo troviamo (bravissimo e ricco di sfumature) nei panni di un padre a cui la moglie ha appena sottratto il figlio.

Un ruolo inedito per Scamarcio, che ci regala una delle sue migliori prove e conferma la sua evidente e ormai definitiva maturazione recitativa. Sono lontani i tempi di Tre metri sopra il cielo, dove era più la sua bellezza ad emergere rispetto al talento. Con questa performance, più che con le altre degli ultimi anni, comunque importanti e notevoli, l’attore pugliese mette con prepotenza una pietra sopra quello status da semplice sex symbol in cui si ritrovava rinchiuso suo malgrado. Ragionamento simile si può fare anche per il regista Vincenzo Marra. Dopo la brutta esperienza del 2007 con L’ora di punta, l’autore napoletano si è gradualmente rialzato e dopo una serie di bellissimi documentari (soprattutto Il gemello) e l’ottimo episodio del film I ponti di Sarajevo, è tornato al lungometraggio di finzione facendo vedere, pur non toccando i livelli di Tornando a casa, tutte le sue potenzialità. Una buona notizia per il cinema italiano.

Buone nuove, non per il cinema italiano ma per la Mostra, arrivano anche dal concorso. Dopo l’exploit di Skolimowski con 11 Minutes, è passato un altro film che ha riscosso i favori di pubblico e critica. Si tratta di Remember, ultima pellicola dell’armeno d’adozione canadese Atom Egoyan. L’acclamato regista de Il dolce domani e Il viaggio di Felicia racconta la storia di un anziano ebreo sopravvissuto all’Olocausto che dopo la scomparsa della moglie decide di vendicarsi di un nazista trapiantato in America. “Una fiaba dei nostri giorni” l’ha definita l’autore, che nel ruolo del protagonista vede un sontuoso, monumentale Christopher Plummer, che sembra ormai un attore senza età. Non presente al Lido ma in collegamento Skype da Londra, l’interprete premio Oscar ha dichiarato: “E’ stato un ruolo complicato, ma ho provato a recitare nel modo più semplice possibile. Il mio personaggio è un uomo comune, ma conserva in sé un mistero profondo”.

Venendo agli eventi collaterali della giornata di ieri, merita una citazione la consegna del premio L’Orèal Paris per il cinema. Le candidate di quest’anno erano Simona Tabasco, Tatiana Luter, Francesca Valtorta, Sara Serraiocco e Valeria Bilello. Ad aggiudicarsi il riconoscimento, arrivato alla sua ottava edizione, è stata proprio quest’ultima. L’attrice, che nonostante la sua giovane età, può già vantare nel suo curriculum lavori con registi del calibro di Pupi Avati e Gabriele Salvatores, ha espresso così la sua soddisfazione: “Con gioia ricevo la notizia del Premio L’Orèal che ha visto donne di estrema bellezza e talento come vincitrici. I premi, oltre al loro prestigio, hanno la capacità di fotografare i volti e le emozioni, raccontandoli poi nel tempo”. Speriamo che questo riconoscimento possa aprirle le porte del successo.

Di Antonio Valerio Spera per DailyMood.it

Photo Credit: Federica De Masi per DailyMood.it

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