Eventi

Arte alla goccia, nella nuova Fondazione Prada

Published

on

Una via di mezzo tra un museo e un parco giochi, che punta tutto su percorsi tematici, mostre, spazi per bambini, angoli dal mood sofisticato, ma anche molto entertainment. La nuova Fondazione Prada di Milano rappresenta un vero fiore all’occhiello non solo per Milano, ma anche un manifesto di come si possono riunire eccellenze in un crossover innovativo tra arte, moda, architettura e intrattenimento culturale.

La zona è una di quelle dove il passato di Milano si rigenera, una periferia costellata di binari, fabbriche e torri dell’acqua che mostra un fascino potente e qualche rimpianto. Qui, in largo Isarco, si inaugura un nuovo punto di riferimento dell’offerta culturale milanese progettata dallo studio di architettura OMA, guidato da Rem Koolhaas, settantenne architetto e urbanista olandese di grande importanza internazionale e già autore dello store di Prada su Rodeo Drive a Los Angeles. La nuova sede della Fondazione Prada è nata dalla trasformazione di una distilleria (la Sis) che risale agli anni ’10 del Novecento, dove si produceva il brandy Cavallino Rosso. La caratteristica della location è di avere ambienti diversissimi che coabitano: vecchio e nuovo, largo e stretto, aperto e chiuso, orizzontale e verticale. Non un solo grande fabbricone, ma una complessità da tenere insieme. I colori sono il grigio del vecchio intonaco industriale, il nero, il bianco, e poi l’oro della palazzina chiamata Haunted House, casa degli spiriti. Subito dentro al cortile, a sinistra, un’altra piccola oasi bizzarra e colorata è il Bar Luce, progettato dal visionario regista americano Wes Anderson rispolverando i vecchi bar milanesi degli anni Cinquanta: pavimento di graniglia, bancone di legno e formica verde, sedie in finta pelle a tinte vivaci, due flipper e un jukebox, e sui muri una tappezzeria che riproduce le decorazioni della Galleria Vittorio Emanuele. Ovviamente non mancano file di sifoni del selz e bottiglie di liquori d’epoca.

Ad aprire le danze è stata una doppia mostra dedicata al mondo classico e curata dal celebre archeologo Salvatore Settis (con Anna Anguissola e Davide Gasparotto) che farà da trait d ‘union tra la sede milanese di Largo Isarco e quella veneziana. Questo è già un motivo valido per cui fare una visita alla nuova Fondazione Prada. Da non perdere il Podium, il piccolo gioiello di Koolhaas, un parallelepipedo costruito con la luminosissima schiuma di alluminio, in cui saranno ospitate le mostre temporanee, tra cui quella curata da Nicholas Cullinan, che riflette sul tema del corpo come frammento. E poi, la Haunted House, palazzina di quattro piani ricoperta in foglia d’oro, contenente la meravigliosa collezione di Madame Prada. Val bene una messa, la visita al cinema, che ospita un progetto dal titolo Roman Polanski: My Inspirations. Nel documentario concepito da Polanski per la Fondazione Prada e diretto da Laurent Bouzereau, si ripercorrono le fonti d’ispirazione della sua opera cinematografica, analizzando i film che lo hanno influenzato. Infine, dopo esservi persi in questo labirinto di meraviglie, non potete non prendervi un caffè al Bar Luce, progettato da Wes Anderson. E’ la ricostruzione di un vecchio caffè milanese pieno di riferimenti sia al neorealismo italiano oltre al cinema di Anderson stesso. La chicca? Il flipper, ancora funzionante, de “Le avventure acquatiche di Steve Zissou”.

di Valeria Ventrella per DailyMood.it

Crediti photos Fondazione Prada: http://www.fondazioneprada.org/

0 Users (0 voti)
Criterion 10
What people say... Leave your rating
Ordina per:

Sii il primo a lasciare una recensione.

Verificato
{{{ review.rating_title }}}
{{{review.rating_comment | nl2br}}}

Di Più
{{ pageNumber+1 }}
Leave your rating

Il tuo browser non supporta il caricamento delle immagini. Scegline uno più moderno.

Click to comment

Trending