L’ultimo fine settimana di Maggio è stata trasmessa in America una miniserie tv che rIevoca la vita di un’icona del cinema moderno
Storia e mito sono la costante di The Secret Life of Marilyn Monroe. La rete americana che si fa portavoce del glamour, ha trasmesso una delle miniserie tv più riuscite degli ultimi anni, una delle poche che senza falsi moralismi, riesce a far brillare il mito di Marylin Monroe. Suddivisa in due episodi da un’ora e mezza ciascuna, la produzione televisiva con una mano ferma e decisa ed ispirandosi ad un omonimo libro, tratteggia la vita di un’attrice ormai diventata un’icona di moda e di stile. The Secret Life of Marylin Monroe tratteggia dunque l’ascesa e la discesa di Norma Jeane, da ragazza sbarazzina e dall’infanzia difficile a regina triste del mondo cinematografico.
Marylin Monroe in questo adattamento viene interpretata da una raggiante Kelli Garner che dopo essere apparsa nella serie tv Pan Am qualche anno fa, ora con grazia ed affabilità fa battere il cuore del pubblico per avere dato un tocco realistico all’immortale Marylin. È dalla bocca calda e sensuale di Marylin che viene tessuto il racconto felicemente tragico dell’attrice cinematografica. Da un’infanzia triste e sconsolata a causa di una madre assente e mentalmente instabile (Susan Sarandon), al suo primo matrimonio anche’esso infelice, alle prime copertine dei magazine americani fino al lungometraggio che ha consacrato il suo fascino ed appeal.
Dalla cronistoria degli eventi, in odore di soap-opera, la miniserie tv non si sofferma su nessun particolare ben preciso, ma si prefigge il compito di illustrare nella sua interezza tutto il meglio ed anche il peggio di Marilyn Monroe. Non traspare infatti solo la figura di una donna sempre bellissima e con il sorriso sulle labbra, ma a prendere forma è la sua vita privata fatta di eccessi, droghe, alcol ed una grave instabilità mentale ereditaria ed un’infelicità di fondo che la donna non riesce mai a colmare. The Secret Life of Marylin Monroe quindi è un racconto pulito, fulgido, ben scritto ed interpretato di un’icona di stile morta prematuramente, vittima della sua stessa ambizione e vittima di un passato torbido che non ha mai lasciato il suo presente. La miniserie tv che ha riscontrato anche buoni consensi da parte del pubblico, vince una scommessa creduta persa in partenza. Dato che sia al cinema che in tv molte sono state le rappresentazioni che hanno dato smalto alla figura di Marylin, quella della Lifetime ha preso le distanze dal mito, sfatando l’alone che l’attrice ha portato sempre con se, illustrando una donna umile, al di fuori del glamour e delle luci della ribalta.
Traspare quindi una Marylin inedita, triste, sconsolata ma con tanta voglia di entrare in un mondo competitivo e troppo deleterio. The Secret Life of Marylin Monroe anche se risulta essere come sempre una chiara operazione pubblicitaria, rimane un esperimento molto riuscito perché convince sia dal punto di vista stilistico che dei contenuti. Il cast è raggiante e forse per una produzione televisiva non si poteva aspirare al meglio, le atmosfere sono da cartolina ed è assolutamente coinvolgente la musica, gli odori ed i sapori di un’epoca che fu, densa di sentimentalismi ed emozioni ormai lontane. Emerge infatti un amore per il cinema molto diverso da quello a cui siamo abituati oggi, un cinema fatto di sentimenti, di un amore vero e realistico.
Tra le tante Marilyn che sono transitate recentemente sia al cinema che in tv, vogliamo ricordare quella interpretata da Michelle Williams nel film omonimo, quella che la stessa cantante Lana Del Rey ha dato vita in Nation Anthem, oppure quella vista in tv grazie alla serie Smash. Con tutte le attenuanti del caso Marilyn Monroe è a tutti gli effetti un’icona triste ed allo stesso tempo raggiante della cultura pop moderna.
Di Carlo Lanna per DailyMood.it
