Regole e interpretazione. Un binomio che può sembrare agli antipodi, ma che racchiude l’anima fashion del prossimo autunno-inverno.
di Chiara Belforti
Dagli antichi Greci al bardo Shakespeare, passando per l’italianissimo Pirandello, i drammaturghi più lungimiranti della letteratura di tutti i tempi sono concordi nel sostenere che la vita di ciascuno di noi sia paragonabile a una pièce teatrale, dove protagonisti e figuranti possono scegliere il ruolo ad hoc da interpretare.
Anche la moda è un sottile gioco di caratteri, una sorta di teatro nel teatro, che grazie alla sua abile arte trasformista è in grado di sublimare la mise en place di ogni momento del nostro vissuto. I deus ex machina dello spettacolo sono stilisti e couturier, che con le loro creazioni ci accompagnano da una scena all’altra con disinvoltura, sublimando la nostra quintessenza.
Eleganza misurata
Lo dimostrano le tendenze emerse a Pitti Uomo n° 85, la kermesse dedicata al prêt-à-porter maschile che ha recentemente avuto luogo a Firenze, registrando la presenza di quasi 21mila buyers e di circa 30mila visitatori. Ecco come l’uomo metropolitano può spaziare da una mise formale a un outfit dalle connotazioni decisamente meno tradizionali, grazie alle proporzioni di trench e giacconi passepartout in panno e lana…
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