E’ stato inaugurato l’impianto di e-gas di Werlte e Audi è ora il primo produttore di automobili a sviluppare una catena di fonti di energia sostenibili.
Tali fonti energetiche derivano da corrente “verde”, acqua e anidride carbonica. I prodotti finali sono idrogeno e metano sintetico: l’Audi e-gas.
Il funzionamento dell’impianto di e-gas è suddiviso in due fasi di processo: l’elettrolisi e la metanazione.
Durante la prima fase, l’impianto utilizza corrente “verde” in eccedenza per scomporre l’acqua in ossigeno e idrogeno per mezzo di tre elettrolizzatori.
L’idrogeno potrebbe essere utilizzato come carburante sui veicoli futuri a celle a combustibile, ma attualmente manca un’infrastruttura sufficientemente estesa; è per questo motivo che viene subito eseguita la seconda fase: la metanazione.
La reazione dell’idrogeno con il CO₂ determina la formazione di metano sintetico, l’Audi e-gas. È quasi identico al gas naturale fossile e viene distribuito alle stazioni di rifornimento di CNG attraverso un’infrastruttura già esistente: la rete tedesca per il gas naturale.
L’impianto di biogas, a sua volta, fornisce il CO₂ ad elevata concentrazione utilizzato come elemento fondamentale dell’e-gas. Questo CO₂ viene quindi riciclato, senza essere disperso nell’atmosfera.
Secondo le stime, l’e-gas prodotto a Werlte permetterà a 1.500 Audi A3 Sportback g-tron di percorrere ogni anno 15.000 km ciascuna, con un bilancio di CO₂ neutro.
Il motore 1.4 TFSI della cinque porte può essere alimentato con gas naturale fossile, biometano e Audi e-gas; la sua natura bivalente gli consente di essere alimentato anche a benzina, raggiungendo un’autonomia complessiva di circa 1.300 chilometri.