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Nyden, il nuovo brand di H&M: prepariamoci ad amarlo

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Non c’è sette senza otto. Così, alla lunga lista dei brand appartenenti al gruppo del colosso svedese di moda low-cost H&M – oltre all’omonimo marchio, anche: Cos, Cheap Monday, Monki, & Other Stories, Weekday e Arket – se ne aggiunge un ottavo: Nyden. Ancora non è stata annunciata la data ufficiale del lancio: si sa solo che avverrà nei primi mesi del 2018, tutto il resto è ancora avvolto da uno strano alone di mistero che non fa altro che accrescere la nostra curiosità e il nostro entusiasmo.

Tutto ciò che è dato sapere è che il concept sarà completamente diverso rispetto a quello a cui il gruppo ci ha abituati: niente Fast Fashion e stagionalità. Nyden, infatti, non seguirà le passarelle delle Fashion Weeks più attese dell’anno, ma si limiterà a delle capsule collection in edizioni limitate, rivolte solo ed esclusivamente al target più allettante sul mercato, i Millennials. Il tutto è facilmente intuibile anche dalla stessa scelta del nome che, in svedese, significa letteralmente “il” (“den”) “nuovo” (“ny”).

Niente creative directors, solo leader e influencer che collaboreranno con il marchio per la creazione di linee in grado di rispettare i trend più in voga tra i Millennials digitali (e non viceversa). La moda del futuro insomma.

L’intero progetto è stato affidato al designer svedese Oscar Olsson, assieme al filosofo Alexander Bard (che sarà il “in-house philosopher” del brand), e l’intero core ruoterà attorno al concetto di “tribù”, ossia specifici gruppi sociali a cui rivolgersi con un determinato linguaggio, quello delle limited editions e delle co-lab con celebrities e influencer appunto.

Come ha dichiarato Olsson, nella recente intervista rilasciata al The Cut, il tutto prende forma dall’idea che la moda, così come la conosciamo, è destinata a sparire: “Nella società futura, come qualsiasi marca o qualsiasi fornitore di qualcosa, si dovrà accettare il fatto che il potere non sarà nelle nostre mani. Questo si è spostato verso ciò che noi chiamiamo le tribù”.

La casa di Nyden sarà a Los Angeles e i suoi prodotti saranno acquistabili solo online e all’interno di speciali pop-up stores – una strategia tutta digitale che oltre ad essere perfettamente in linea con il concept, probabilmente, deriva anche dal calo di vendite registrato nell’ultimo trimestre del 2017 in molti store fisici di H&M.

Esattamente come Arket, il brand lanciato la scorsa estate e che ha da poco aperto il primo gigantesco store a Londra (ben 1000 mq nel cuore di Regent Street), anche Nyden segue la scia del lusso accessibile. Ma al posto del minimalismo del suo predecessore, sceglie di optare per special editions disegnate da personaggi come il tatuatore Doctor Woo (una vera e propria star sul web con oltre un milione di follower su Instagram) e l’attrice svedese Noomi Rapace, che già sono stati chiamati a collaborare.

In attesa di scoprire sempre più cose di questo innovativo brand che, già da ora, si appresta a rivoluzionare il mondo della moda, ci accontentiamo dei primi frame del video lanciato sul profilo Instagram del marchio e del logo (una barra obliqua bianca su sfondo nero), che già concede l’idea della carica dirompente di cui intende farsi portavoce l’attesissimo Nyden. Che dire ancora? Continuate a seguirci per rimanere sempre aggiornati su un brand che, prima ancora di nascere, sembra già aver fatto la storia. #staytuned

di Francesca Polici per DailyMood.it

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Summer 2024, con Benson and Clegg Blazer Buttons!

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Benson and Clegg e’ un marchio storico dello stile inglese, da sempre associato al Blazer. E’ il produttore di alcune delle cravatte militari e dei bottoni, di vari ordini. Spesso vediamo i prodotti del brand indossati da Re Carlo III, che sotto l’emblema di Principe di Galles, ha insignito Benson and Clegg del Royal Warrant. Il prodotto che vi presento oggi e’ particolare, ma essenziale al tempo stesso, ossia i bottoni, in particolare quelli riferiti al Blazer, che devono essere sempre perfetti. Il blazer infatti è quella giacca/jolly che rifinisce sempre, da un tocco di eleganza vintage, ed è sempre ben apprezzata in qualsiasi contesto casual e non. Quindi, per un giacca multifunzionale come questa, servono assolutamente bottoni di primo ordine, anche perché, le origini del blazer sono di tipo marinaresco, quindi non è mai sbagliato omaggiarle. Ecco, i bottoni Admiral, di Benson and Clegg, servono proprio a questo, esaltare il vostro blazer, con la tradizione del fatto a mano in Inghilterra. Al loro interno, si trova appunto l’emblema di Ammiraglio della Royal Navy, che viene ricreato da mastri artigiani, nel cuore di Birmingham sede storia del brand.I bottoni ovviamente possono essere sostituiti in qualsiasi sartoria, e conferiranno al vostro blazer un tocco storico e classico al tempo stesso. Io consiglio di abbinarli ad una cravatta Royal Navy, di Benson and Clegg, così da completare in maniera perfetta il proprio outfit.

Ringraziamo marchi come questo, che rimanendo esclusivi, permettono di far diventare grande un piccolo particolare.

www.bensonandclegg.com
https://bensonandclegg.com/products/admirals-crest-blazer-button-set

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In viaggio attraverso gli anni 2000 con la capsule di Please Denim in a Screen

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Please, il brand bolognese parte del rinomato Gruppo Imperial, riafferma la propria essenza creativa con il ritorno del denim, focus indiscusso del brand, nella nuovissima capsule collection Denim in a Screen, che si presenta come un’evoluzione della precedente capsule Denim in a Door.

La capsule , realizzata per la stagione SS24, è un chiaro omaggio agli anni 2000, la gold era del denim in tutte le sue forme.
Riprende i capi iconici di quegli anni reinterpretandoli in chiave moderna, ma rimanendo fedele all’estetica vintage.

Fit emblematico della stagione è senza dubbio il WIDE, caratterizzato da una gamba talvolta estremamente ampia, assumendo una silhouette ultra wide che incrementa il comfort. La collezione include anche modelli a gamba dritta, slim, flare e baggy/carrot leg.

Altro protagonista è il PATCHWORK, realizzato in tessuto jacquard per un denim con effetto upcycle, oppure con un mix & match di stoffe, abbinando denim e tessuti tinti in filo, o ancora su cotone tinto pezza, unendo diversi toni di colore.

Il CARGO viene arricchito da nuovi dettagli sulle tasche sia nei modelli con gamba ampia che in quelli a palazzo e paperbag.

Anche il RISVOLTO si conferma uno dei trend della capsule: doppio, pulito per un look più sartoriale, con cuciture a contrasto per un tocco distintivo.

La collezione si contraddistingue per l’introduzione di un concetto nuovo: il denim sartoriale, proposto con pinces, pieghe stirate e tasche a filetto, proposto in lavaggi dai toni medi.

Restano immutati invece alcuni tratti distintivi del brand, come il cinturino elastico all’interno della cintura, che conferisce maggiore comfort e vestibilità ai pantaloni.

I trattamenti spaziano dai lavaggi puliti come lo Stone Wash leggero e il tinto diretto, fino ai lavaggi bleached e super chiari con micro rotture e marmorizzi.
Contrasti di tono sono realizzati anche con lavaggi in riserva, toppe e spennellate manuali localizzate sulle cuciture.

La collezione accoglie le richieste di ogni donna offrendo un’ampia selezione di fit e vestibilità: ogni capo è stato pensato affinché ogni donna potesse trovare il jeans perfetto per valorizzare la propria figura e sentirsi al massimo della sicurezza.

La capsule esplora le infinite possibilità del tessuto, proponendo capi versatili ed essenziali destinati a diventare autentici must-have all’interno di ogni guardaroba ed enfatizza con forza l’assenza di regole fisse nell’indossare il denim.

Denim in a Screen rappresenta un viaggio attraverso gli anni 2000, valorizzando tutte le skills di uno dei tessuti più iconici della storia.

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L’ARABESQUE TRA MODA E ARTE, ROMANTICA E FOLK LA PRIMAVERA ESTATE 2024

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L’arte, da sempre ispirazione e filo conduttore delle collezioni l’arabesque, per la primavera estate 24 Chichi Meroni, founder e designer del brand meneghino, si ispira allo slancio mistico delle statuette cicladiche, idoli pre-ellenici dalle forme essenziali, sintetiche, quasi astratte, e delle sculture stilizzate del grande artista rumeno Constantin Brancusi; opere in cui la forma è resa da pochi elementi astraenti geometrizzati, sufficienti a evocare una metafisica presenza.
Rende omaggio alla scultura cicladica e alle opere di Brancusi, ai pezzi esposti ad Atene al Museo di Arte Cicladica e nell’atelier parigino dello scultore.

Primitiva essenzialità delle forme, volumi ovali, sinuosi, fluidi e folklore popolare sono i temi della SS24 di l’arabesque milano.

Le grandi balze bianche e nere plissé della gonna in seta evocano la tensione e il movimento della Colonna Infinita che si inerpica nello spazio e che si materializza, insieme a L’Oiseau dans l’Espace, La Negresse Blonde, Mademoiselle Pogany, Danaide, dipinta a mano, sulla bar jacket in gabardina nera.

Recuperare e trasferire in chiave stilizzata motivi del folklore popolare, oltrepassare l’esteriore naturalismo eliminando ogni approccio mimetico basato sull’osservazione diretta, ricercando invece una forma che sia insieme sintesi ed essenza: questo l’approccio dell’arte cicladica, delle sculture di Brancusi e il punto di vista di Chichi Meroni.

Il satin stampato a rose folk dà forma ad una gipsy bell skirt e ad una bar jacket, la Maiastra dal canto melodioso evocata da L’Oiseau dans L’Espace e Le Coq, altro mitico volatile del folklore rumeno, entrambi riprodotti dipinti a mano sul capospalla e sulla balloon skirt, ci trasportano nel mondo delle fiabe popolari in cui la moderna principessa di l’arabesque può scegliere se indossare un midi dress in sangallo traforato nero o un abito in organza ricamata con fiori in jais.
Rose di velluto e fiori pop dorati ritornano applicati su mini cardigan e su giacche con collo Peter Pan.

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