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Style & Luxury

L’acido ialuronico come filler per il viso e le labbra nel 2017

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La chirurgia estetica e la chirurgia plastica fanno sempre più parte della vita di molte persone e i risultati devono tendere al soft, poco evidenti, sia per affrontare serenamente la vita sociale di tutti i giorni sia gli impegni di lavoro.
Tutti i trattamenti di medicina estetica ed anche la chirurgia estetica non sono più, da tempo, appannaggio solo di attrici e donne dello spettacolo, ma sono ormai strumenti per tutti per apparire più giovani, efficienti, grintosi nel difficile cammino della vita e della carriera.
E’ appena uscito un interessantissimo articolo sulla rivista americana di chirurgia estetica che fa chiarezza sulla durata degli acidi ialuronici utilizzati come filler del viso e delle labbra nel 2017, per questo chiediamo al Professor MARIO DINI, già primario del reparto di chirurgia plastica di Firenze e noto chirurgo plastico estetico con Studi a Firenze, Roma e Milano, di commentarci questo articolo:
Professore quanto dura acido ialuronico come filler per il viso e le labbra?
In effetti oggi, nel 2017, di filler a base di acido ialuronico ve ne sono sul mercato di molte tipologie e qualità, e con prezzi molto differenti fra loro. Questa grande differenza dipende molto dalla preparazione farmaceutica e dal paese di provenienza (es: sicurezza molto maggiore se il prodotto proviene da un paese affidabile con europa o usa; qualità della casa farmaceutica; qualità acido ialuronico; cross-linkaggio delle molecole; additivi aggiunti ecc….).
L’ acido ialuronico (HA) o acido D-glucuronico + (D-N) – acetilglucosamina, è il glicosaminoglicano più abbondante nel corpo umano, e il 50% di esso si trova nel derma. HA è coinvolto in diverse importanti funzioni biologiche, quali la regolazione dell’adesione e della motilità cellulare, la manipolazione della differenziazione e della proliferazione cellulare. Durante l’invecchiamento, HA si danneggia e si degrada. I fattori chiave di questo processo includono il riassorbimento del sostegno strutturale, cambiamenti ormonali, fattori ambientali come il fumo e il sole e molto altri fattori ancora non ben conosciuti.
L’utilizzo di filler riempitivi dermici a base di HA sta diventando sempre più popolare per il ringiovanimento del viso e delle labbra. Questa procedura è relativamente non invasiva e fornisce eccellenti risultati con ripristino tridimensionale del volume del viso, riequilibrio delle proporzioni facciali e della simmetria, e riduce le rughe sottili e medie.

L’acido ialuronico è stato originariamente isolato nel 1934, dopo essere stato estratto dai bovini, e si è rivelato versatile per scopi terapeutici come in oculistica e in ortopedia. Solo negli ultimi 20 anni è stato utlilizzato in chirurgia plastica e medicina estetica.
I riempitivi basati su HA possono essere classificati come non reticolati (non cross-linkati) o reticolati (cross-linkati). I reticolati hanno legami intermolecolari che aumentano la stabilità e la durata dell’acido ialuronico.
I materiali di reticolazione più comunemente utilizzati sono il divinil solfone, 1,4-butanediol diglicidil etere (BDDE) e il p-fenilene bisetil carbodiimide.
I filler reticolati sono classificati come monofasici o bifasici.
I riempitivi monofasici possono essere ulteriormente classificati come monodensificato (si verifica il collegamento a croce dopo miscelazione omogenea) o polidensificato (reticolazione avviene separatamente, prima della produzione della miscela).
Questo studio molto attuale ha sancito che: la durata dei filler a base di HA bifasici era simile a quello dei monofasici monodimensionati, ed entrambi quindi avevano una durata molto superiore dei filler monofasici polidensificati.

Queste informazioni tecniche, anche un po’ complesse, fornite dal Professor Mario Dini serviranno ad aiutare il paziente a verificare direttamente sui filler e sulle tecniche che il proprio chirurgo plastico propone.

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Fashion News

L’ARABESQUE TRA MODA E ARTE, ROMANTICA E FOLK LA PRIMAVERA ESTATE 2024

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L’arte, da sempre ispirazione e filo conduttore delle collezioni l’arabesque, per la primavera estate 24 Chichi Meroni, founder e designer del brand meneghino, si ispira allo slancio mistico delle statuette cicladiche, idoli pre-ellenici dalle forme essenziali, sintetiche, quasi astratte, e delle sculture stilizzate del grande artista rumeno Constantin Brancusi; opere in cui la forma è resa da pochi elementi astraenti geometrizzati, sufficienti a evocare una metafisica presenza.
Rende omaggio alla scultura cicladica e alle opere di Brancusi, ai pezzi esposti ad Atene al Museo di Arte Cicladica e nell’atelier parigino dello scultore.

Primitiva essenzialità delle forme, volumi ovali, sinuosi, fluidi e folklore popolare sono i temi della SS24 di l’arabesque milano.

Le grandi balze bianche e nere plissé della gonna in seta evocano la tensione e il movimento della Colonna Infinita che si inerpica nello spazio e che si materializza, insieme a L’Oiseau dans l’Espace, La Negresse Blonde, Mademoiselle Pogany, Danaide, dipinta a mano, sulla bar jacket in gabardina nera.

Recuperare e trasferire in chiave stilizzata motivi del folklore popolare, oltrepassare l’esteriore naturalismo eliminando ogni approccio mimetico basato sull’osservazione diretta, ricercando invece una forma che sia insieme sintesi ed essenza: questo l’approccio dell’arte cicladica, delle sculture di Brancusi e il punto di vista di Chichi Meroni.

Il satin stampato a rose folk dà forma ad una gipsy bell skirt e ad una bar jacket, la Maiastra dal canto melodioso evocata da L’Oiseau dans L’Espace e Le Coq, altro mitico volatile del folklore rumeno, entrambi riprodotti dipinti a mano sul capospalla e sulla balloon skirt, ci trasportano nel mondo delle fiabe popolari in cui la moderna principessa di l’arabesque può scegliere se indossare un midi dress in sangallo traforato nero o un abito in organza ricamata con fiori in jais.
Rose di velluto e fiori pop dorati ritornano applicati su mini cardigan e su giacche con collo Peter Pan.

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Lifestyle

Isolamento del sottotetto con cellulosa: tutto ciò che c’è da sapere su questo processo

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Immersi in un contesto sempre più stressante e frenetico, gestire l’ambiente domestico in modo che questo riesca ad essere abbastanza confortevole e funzionale da garantire un’esperienza piacevole nel complesso rappresenta una vera e propria priorità. Al termine di una giornata intensa, ritornare a casa dovrebbe significare essere in grado di trovare ristoro e tranquillità, preparandosi ad affrontare al meglio le sfide del quotidiano o rigenerarsi al termine di una lunga giornata. In ogni caso, poter definire un simile spazio rende necessario il compimento di investimenti oculati e mirati, rivolti ai punti critici dell’abitazione.

Sono diverse, in questo frangente, le soluzioni per migliorare l’ambiente domestico, ma di sicuro una delle più importanti riguarda la cura degli elementi isolanti della casa. Riuscire a mantenere una temperatura adeguata nell’ambiente non significa soltanto garantirne il comfort, ma anche contribuire al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Tra le varie zone della casa che, in questo senso, richiedono attenzione particolare, il sottotetto si afferma come un elemento di cruciale importanza.

Quando si parla di isolamento del sottotetto si fa riferimento ad un elemento in grado di fare la differenza per il mantenimento di una temperatura uniforme all’interno dell’abitazione, permettendo di migliorare dispersioni di calore in inverno o eccessivo surriscaldamento in estate. Questo specifico approccio si rivela molto importante se si considera che la termoregolazione della casa costituisce uno degli elementi più importanti per ridurre i costi in bolletta e migliorare l’ecosostenibilità dell’immobile nel complesso. Il sottotetto, nel complesso, è uno degli elementi principali in grado di agire su questo aspetto, diventando di per sé una vera e propria zona critica.

Oggi, le realtà esperte del settore offrono diverse tecniche di isolamento. Tra queste, l’isolamento con cellulosa spicca per essere una delle soluzioni più efficaci ed ecologicamente sostenibili. La cellulosa, infatti, è un materiale ottenuto dalla carta riciclata, in grado di offrire un’ottima capacità di isolamento termico. Allo stesso tempo, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale di determinati interventi. Nelle prossime righe, andremo a scoprire il dettaglio sulla procedura e i suoi vantaggi.

Isolamento del sottotetto con cellulosa: i dettagli su come si attua

Come si potrà evincere dalle premesse effettuate, l’isolamento del sottotetto con cellulosa predispone a rivolgersi a delle realtà esperte del settore. Vai su pro-tetto.it per avere più info al riguardo. In ogni caso, come detto, questa soluzione rappresenta una delle più avanzate dal punto di vista tecnologico, essendo anche profondamente rispettosa nei confronti dell’ambiente. Il processo di isolamento con cellulosa è dividibile in fasi, in modo da assicurarsi anche dei risultati ottimali.

Per prima cosa, dunque, si predispone il sottotetto, in modo da assicurarsi che sia pulito e libero dall’umidità. In secondo luogo, si procede con l’applicazione della cellulosa: un procedimento che avviene attraverso procedimenti differenti, tra cui il soffiaggio, insufflaggio o spruzzatura. Questi procedimenti richiedono l’utilizzo di macchinari differenti e, chiaramente, una specifica expertise di settore per adoperarli. Una volta completata l’installazione della cellulosa, si procede con l’isolamento e il ripristino del sottotetto.

I vantaggi dell’isolamento del sottotetto con cellulosa

Sono diversi i vantaggi offerti dalle tecniche di isolamento del sottotetto con cellulosa, spaziando dall’efficienza energetica che una simile scelta può arrecare al comfort abitativo che offre. La cellulosa conferisce elevate capacità isolanti e, inoltre, riduce i costi energetici in modo notevole, aiutando nella termoregolazione naturale dell’ambiente e nella riduzione delle perdite di calore in inverno o della penetrazione dello stesso dall’esterno in estate. Infine, l’isolamento con cellulosa rappresenta una soluzione estremamente facile da installare e in grado di fornire una maggiore resistenza al fuoco in caso d’incendio.

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Campagne Pubblicitarie

Spring Summer 2024 ADV Campaign

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DO YOU KNOW HOW TO ENJOY REALITY?

Lo scenario che fa da cornice alla campagna pubblicitaria della collezione SS24 di Missoni, immortalata dall’obiettivo di Drew Vickers, è un luogo dove la luce e la luminosità danno vita ad un mondo immaginario in cui vengono esaltati valori come la spontaneità e la positività.

Irina Shayk, carismatica protagonista degli scatti, si ritrova circondata da specchi che mostrano i look da molteplici visioni come un caleidoscopio, mettendo in risalto i sofisticati dettagli dei capi. La sua immagine si riflette ripetutamente, creando un effetto caleidoscopico che invita lo spettatore a divertirsi in questa dimensione. Le combinazioni sono dunque infinite, così come le modalità di vivere la realtà che Missoni racchiude in questa collezione e campagna. La luce è affascinante e lo spazio etereo agisce come una scatola magica in cui entrare per esplorare gioia e felicità.

Il leitmotiv della sfilata SS24 si intreccia ora attraverso le immagini della campagna. I motivi e le trame rendono omaggio alla tradizione esprimendo al contempo una nuova avanguardia; una semplice sofisticatezza adorna i capi in tulle e i dettagli in pizzo sangallo, evidenziandone la materia, la forma ed il colore.

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