Eventi
Siena Art Photo Travel Festival 2016, il festival della fotografia
Per oltre 30 giorni: mostre, workshop, photo tour e seminari con fotografi internazionali
Una finestra aperta sul mondo. È Siena, città della fotografia
Dal 29 ottobre al 30 novembre torna l’Art Photo Travel Festival: Il Festival si aprirà con la premiazione del Siena International Photography Awards: 45 mila gli scatti in concorso da 127 paesi del mondo.
• 29 ottobre 2016: inaugurazione del Festival e premiazione della seconda edizione del Siena International Photography Awards: 45 mila immagini in gara da 127 Paesi
• ‘Beyond the Lens’: ai Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico in mostra per un mese le foto vincitrici del contest. Due le monografiche, per le categorie Il Vino e Storyboard
• Otto mostre personali di grandi nomi della fotografia internazionale, da Melissa Farlow a Francesco Cito
• 15 workshop, 24 photo tour, 2 conferenze e tanti eventi collaterali
Siena Art Photo Travel Festival 2016
SIENA. Per oltre trenta giorni, dal 29 ottobre al 30 novembre 2016, la città di Siena accoglie la grande fotografia internazionale con la seconda edizione di Siena Art Photo Travel Festival, una finestra aperta sul mondo e meta d’incontro per centinaia di professionisti, appassionati e giovani talenti. Dopo il successo dello scorso anno, che ha richiamato nella città del Palio grandi nomi della fotografia internazionale, l’edizione 2016 del Festival si presenta ancora più ricca di iniziative e opportunità. Undici mostre tra esposizioni collettive e personali in altrettante suggestive location del centro storico di Siena saranno il cuore di un evento che propone anche decine di appuntamenti tra workshop, photo tour, conferenze e occasioni di incontro informale con autori e fotografi internazionali: da Melissa Farlow, premio Pulitzer e fotoreporter di National Geographic in giuria già dalla prima edizione del contest, a Timothy Allen, fotografo di fama mondiale e responsabile della serie TV Human Planet per la BBC, fino a Majid Saeedi, documentarista iraniano che ha dedicato al racconto del popolo afgano gli anni più recenti della propria attività professionale di fotografo. In occasione del Festival saranno presenti a Siena anche Randy Olson, Francesco Cito, Stefano Unterthiner, Luca Bracali e Marco Urso.
La premiazione del SIPAContest inaugura il Festival. Il Festival si aprirà ufficialmente sabato 29 ottobre con la cerimonia di premiazione del Siena International Photography Awards (SIPAContest), concorso fotografico internazionale che, per l’edizione 2016, vede la partecipazione di oltre 45 mila immagini opere di fotografi professionisti, dilettanti e amatori provenienti da 127 paesi del mondo. Ogni scatto andrà ad arricchire una delle nove categorie in gara: libero colore; libero bianconero; fotografia di viaggio; persone e ritratti; natura; wildlife; architettura, sport; il vino (novità 2016) e storyboard. A decretare il vincitore assoluto e i primi classificati per ogni categoria sarà una giuria composta da ventisei tra le firme più prestigiose della fotografia mondiale: Melissa Farlow, Beth Wald, Tomasz Tomaszewski – già in giuria nell’edizione 2015 del contest – saranno affiancati da professionisti quali Ami Vitale, Karen Kasmauski, Dave Black, Richard Olsenius e Stefano Unterthiner, solo per citarne alcuni. Sul sito del contest, nella sezione giuria, è disponibile l’elenco completo dei componenti, con i relativi profili. La cerimonia di premiazione si svolgerà alle ore 18 presso il Teatro dei Rozzi, dove la sfera di cristallo Pangea sarà consegnata al ‘Photographer of the Year SIPAContest 2016’ e ai vincitori di ogni categoria in gara. Alle 20.30, a due passi da Piazza del Campo, sotto le antiche colonne del Tartarugone di Piazza del Mercato, si svolgerà il Gran Galà.
‘Beyond The Lens’: la mostra tributo delle foto vincitrici del SIPAContest. Si intitola ‘Beyond the Lens’ la rassegna fotografica collettiva che raccoglierà le immagini vincitrici del SIPAContest 2016 e una selezione delle più belle foto in concorso. Un omaggio all’attimo irripetibile immortalato dai fotografi di tutto il mondo che si sono guadagnati il podio del contest, che potrà essere ammirato in uno spazio unico: i Magazzini del Sale del Palazzo Pubblico di Siena, in Piazza del Campo, che conserva capolavori del periodo d’oro dell’arte senese, tra cui l’affresco dell’Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti. Per tutta la durata del Festival sarà inoltre possibile ammirare una selezione d immagini in concorso per le categorie Il vino e Storyboard. La prima raccolta trova la giusta collocazione nelle splendide grotte a mattoni dell’Enoteca Italiana, all’interno della Fortezza Medicea, mentre la seconda sarà ospitata nella sede storica dell’Arciconfraternita di Misericordia con un reportage di immagini che raccontano aspetti diversi della cronaca, della natura e del territorio.
Otto mostre per otto autori di fama internazionale. Location uniche, nel cuore storico della città, ospiteranno per tutto il mese di novembre anche mostre personali di otto grandi fotografi che hanno scelto Siena e il suo Festival: Melissa Farlow, Randy Olson, Timothy Allen, Majid Saeedi, Melissa Farlow, Luca Bracali, Vittorio Guida, Francesco Cito e Marco Urso. Ad accogliere gli straordinari scatti immortalati da Timothy Allen durante i suoi reportage negli habitat più ostili del pianeta e raccolti nella rassegna ‘End of the road’ saranno le sale della Biblioteca degli Intronati, mentre l’Accademia dei Rozzi sarà la cornice della mostra ‘Duality’, omaggio a Melissa Farlow e Randy Olson, che presenteranno un abbinamento di fotografie provenienti da oltre 50 lavori effettuati per National Geographic in 48 paesi del mondo. L’atmosfera e le architetture trecentesche del complesso museale Santa Maria della Scala, in Piazza Duomo, faranno da sfondo alla mostra “Il Palio di Siena in B&W” di Francesco Cito, tra i più celebri reporter del mondo. Un incessante sussulto di emozioni, suggestioni e fascino per una raccolta di scatti realizzata nel corso di oltre 10 anni di attività e che è valsa a Cito il primo premio al World Press Photo del 1996. Le antiche sale del Santa Maria ospiteranno inoltre l’installazione di Vittorio Guida, ‘Where are we now?’, un tributo al mondo contemporaneo attraverso un linguaggio primitivo e digitale, fatto di proiezioni, paure e speranze. Alla biodiversità e alla natura saranno dedicate due mostre: ‘Pianeta Terra. Un mondo da salvare’ del fotoreporter Luca Bracali ospitata, presso l’Istituto d’Arte Duccio Buoninsegna e ‘Il signore dell’Artico, l’orso polare e il suo habitat’, di Marco Urso, allestita negli spazi seicenteschi del Museo di Storia Naturale dell’Accademia delle Scienze.
Un omaggio al Medio Oriente con la mostra di Majid Saeedi. In occasione dell’Art Photo Travel Festival sarà inaugurato a Siena un nuovo spazio espositivo nella parte Nord della città. Sarà infatti la Ex Distilleria dello Stellino, in Via Fiorentina, risalente alla prima metà del ‘900 e riqualificata in concomitanza del Festival, ad ospitare la mostra del documentarista iraniano Majid Saeedi. Il grande spazio, dal carattere industriale, è stato appositamente scelto per ospitare un’esposizione dedicata all’Afghanistan e alle immagini raccolte in questa terra di continui conflitti e occupazioni militari.
Workshop, photo tour, conferenze ed altri eventi. Siena Art Photo Travel Festival offrirà agli appassionati di fotografia, ma anche a fotografi professionisti, l’opportunità di partecipare a workshop fotografici e a corsi di postproduzione. Ad aprire il calendario degli eventi formativi sarà Melissa Farlow, fotografa di National Geographic, con il corso sulla fotografia documentaria che si terrà domenica 30 ottobre al Grand Hotel Continental. Una delle maggiori professioniste nel campo della fotografia digitale, Marianna Santoni, considerata un Guru di Photoshop, metterà a disposizione la propria competenza tenendo ben undici workshop tematici, dal 4 al 27 novembre. La cucina senese sposerà la passione per la fotografia con gli appuntamenti A cena con (Giorgio Bianchi; Fausto Podavini; Luca Bracali; Marco Urso), che si terranno in alcuni dei locali più apprezzati del centro storico.
Conferenze & Appuntamenti Siena Art Photo Travel
Tra le conferenze, due appuntamenti su tutti: il 29 ottobre, “Fotogiornalismo e Reportage nei paesi in guerra”, con Francesco Cito, e il 18 novembre, “Dalla passione alla professione. Come si diventa reporter”, con Luca Bracali. Entrambi gli incontri sono validi per l’assegnazione di 4 crediti formativi agli iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Il calendario degli appuntamenti, tutti su prenotazione, è disponibile su www.artphototravel.it. Per tutta la durata dell’evento sarà inoltre possibile partecipare a photo tour guidati alla scoperta di Siena e della sua provincia che vanta la presenza di quattro siti patrimonio Unesco. La lista dei photo tour è disponibile sul sito, con possibilità di scelta tra 24 appuntamenti, dalla scoperta della Val d’Orcia con le luci dell’alba al percorso podistico tra i territori delle 17 contrade accompagnati dallo staff del Siena Urban Running&Walking. Per gli ospiti di tutto il mondo interessati a raggiungere la città in occasione del Festival, sarà possibile usufruire delle strutture convenzionate attraverso un voucher scaricabile dal sito web e accedere ai prezzi e agli sconti riservati da hotel, ristoranti e negozi partner dell’evento.
“Siamo orgogliosi – commenta Luca Venturi, ideatore e direttore artistico del Festival – di presentare al mondo una seconda edizione del Siena Art Photo Travel più matura, composita e ricca di appuntamenti. In due anni abbiamo creato un evento importante, che travalica i confini della città di Siena e porta in Italia centinaia di persone accomunate dalla passione per questa splendida arte che è la fotografia, per l’amore del bello in ogni sua forma. Credo che questo successo, che trova conferma nei numeri e nel rilievo dei professionisti di fama internazionale che hanno scelto di esserci e di scommettere sul nostro giovane progetto, ci pone oggi alla pari con i grandi Festival di fotografia del mondo. Siamo partiti da un sogno, che giorno dopo giorno ha trovato linfa per crescere nel sostegno e nell’entusiasmo dei partecipanti, delle istituzioni, dei partner che ci stanno accompagnando in questo percorso. A novembre Siena ‘parlerà’ con la fotografia e sarà uno spettacolo unico. Mi auguro che saranno in tanti a volerne godere perché partecipare, esserci e crederci, sarà il modo migliore per aiutarci a crescere ancora”.
Promotori. Siena Art Photo Travel Festival è promosso dall’associazione culturale Art Photo Travel con il patrocinio del Comune di Siena. Per informazioni sul Festival e sul concorso è possibile consultare i siti web www.artphototravel.it e www.sipacontest.com, la Pagina Facebook, il profilo Instagram e il canale Youtube, dove è disponibile anche l’Official Trailer 2016.
Siena International Photography Awards
Website: www.sipacontest.com
Facebook: sipacontest
Instagram: @sipacontest
Twitter: SIPAContest
Youtube: Siena International Photography Awards
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BECAUSE YOU ARE A WOMAN Fotografie di Dina Goldstein, Maurizio Forcella, Keila Guilarte e Donatella Izzo
Published
1 mese agoon
16 Febbraio 2024By
DailyMood.itIn occasione della XIII Edizione di MIA PHOTO FAIR, la prima e più importante fiera d’arte dedicata alla fotografia in Italia, in programma all’ALLIANZ MiCo MILANO CONGRESSI dall’11 al 14 aprile 2024, Tallulah Studio Art presenta BECAUSE YOU ARE A WOMAN. Un progetto speciale, a cura di Patrizia Madau e Rebecca Delmenico, sviluppato attraverso l’accostamento visivo di quattro artisti della fotografia: Dina Goldstein, Maurizio Forcella, Keila Guilarte e Donatella Izzo. Ciascuno di loro esprime con stili differenti l’identità femminile e il suo cambiamento.
BECAUSE YOU ARE A WOMAN è lo sguardo sulle donne, il racconto delle loro suggestioni etiche, morali, amorali, contemporanee e i relativi contrasti sociali e culturali. Nella prospettiva di questi artisti la donna si libera di tutta una serie di imposizioni legate alla cultura occidentale, dove bellezza, giovinezza e ricchezza, veicolate da una perfetta apparenza, sono sinonimo di felicità. Una narrazione sull’universo femminile dove le donne vengono celebrate per la forza che dimostrano quotidianamente, per il loro essere indipendente di fronte alle sfide poste dalla contemporaneità.
Dina Goldstein (Tel Aviv, 1969) è nota a livello internazionale per le sue serie fotografiche, che si sviluppano in elaborate tableaux, in cui l’artista, con un linguaggio pop e irriverente, muove una critica sociale mostrando la propria versione degli archetipi della cultura di massa occidentale. Con le sue graffianti opere, Dina Goldstein affronta il cambiamento sotto diversi aspetti. Attraverso un racconto ironico e tagliente nella serie “In the Dollhouse” la fotografa scoperchia i lati oscuri di una dinamica ormai tossica nel rapporto di coppia, quella tra Barbie e Ken, caratterizzata dall’apparenza e dalla finzione. Con “The Fallen Princess” invece, abbatte il falso mito del “vissero per sempre felici e contenti”, creato da Disney ad uso e consumo di intere generazioni, ricontestualizzando le eroine Disney per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide della società contemporanea. Con “The Last Supper” dalla serie “God of Suburbia”, si affronta il cambiamento che la società dovrebbe avere nei confronti delle persone in difficoltà. Nella ricostruzione della cena più famosa della storia religiosa, la Goldstein rappresenta gli apostoli di Gesù come appartenenti a una gang del Downtown Eastside di Vancouver, luogo noto per essere tra i più malfamati e disagiati del Canada. Invece di un banchetto, troviamo lattine di birra vuote e zuppe in ciotole di plastica.
Le donne di Maurizio Forcella (Premio Arte Cairo Editore 2023), sovvertono l’estetica dell’apparenza, decostruendo l’idea di un’estetica contemporanea, dove tutto deve apparire in maniera perfetta, levigata e senza incrinature. Nei suoi ritratti l’artista cerca quell’imperfezione che da sempre è fonte di creatività e innovazione, e la racconta attraverso i volti sinceri, segnati dal tempo. Occhi chiusi, volti rugosi, niente sguardi ammiccanti, né filtri camuffanti: queste sono le signore sognanti di Forcella. Donne gentili, libere che hanno riaffermato per tutte il diritto alla diversità. La lavorazione, affidata alle cosiddette AI-TTI (Ar7ficial Intelligence Text-To-Image), permette di elaborare contenuti fotografici intervenendo su aspetti estetici caratterizzanti e grazie ad un preciso lavoro di post-produzione i risultati sono quelli di una fotografia pittorica.
Il reportage di Keila Guilarte “I mille volti dell’Uganda” è stato realizzato in collaborazione con l’associazione To Get There, l’ETS (Ente Terzo Settore) fondata da Massimo Leonardelli e Piero Piazzi, con l’intento di aiutare le persone in difficoltà. Lo sguardo della fotografa cubana ci porta in mezzo a una realtà fatta di povertà e indigenza estrema, incontrando al tempo stesso la forza, la speranza, l’energia e l’attaccamento alla vita di questa popolazione caratterizzata dalla grande dignità. Scatti in bianco e nero, poetici ed evocativi raccontano gli sguardi inconsapevoli dei bambini e omaggiano soprattutto la personalità femminile ugandese, mostrata nella consuetudine di donne, madri e lavoratrici dalla grande tempra e fede.
Donatella Izzo nelle opere “Silent Time” e “She Wanted”dalla serie “No Portrait”, mostra l’anti-ritratto della donna in una società basata sull’apparenza e sulla moda dell’essere perfetti a tutti i costi attraverso i selfie, i filtri e i social. La vera rivoluzione è mostrarsi per quello che si è con le proprie fragilità e imperfezioni, anche dal punto di vista psicologico. Nelle opere della Izzo il viso è parzialmente nascosto per sottolineare l’idea dell’imperfezione che rende unici e fa sì che le personalità emergano scavando nell’io più profondo, andando oltre la superficie.
TALLULAH STUDIO ART
Tallulah Studio Art nasce nel 1999 su iniziativa di Patrizia Madau mente creativa, consulente di arte, design e fotografia. Da sempre alla ricerca di giovani talenti emergenti, dedica attenzione alle proposte delle nuove generazioni, promuovendo forma e materia nel design e nell’arte contemporanea in ogni sua espressione. La forza che contraddistingue Tallulah Studio risiede nella sua continua evoluzione estetica e nell’esprimere sempre concretamente i risultati di una ricerca costante. Patrizia Madau si è appassionata al lavoro di giovani artisti presenti nel recente panorama internazionale come Donatella Izzo, Federico Unia, Federica Angelino, Patrick Corrado, Riccardo Bonfadini, Ian Gamache, Fabio Roncato, Daria Dziecielewska McDouglas, Jono Nussbaum, Jordi Suñé Ferrús, Andrea Floris, Lorenzo Santy.
Dal 1999 ad oggi Tallulah Studio Art ha presentato molteplici mostre di arte, fotografia e design collaborando con artisti di fama internazionale come: Gerry De Bastiano, Melvin Anderson, , Nigel Coates, Michael Roberts, Dusciana Bravura, Dario Zucchi, Giada Barbieri, Gian Piero Gasparini, Thomas Berra, Fabio Roncato, Pier Lorenzo Salvoni, Gian Paolo Barbieri, Donata Clovis, Edland Man, Bruna Rotunno, Piero Figura, Carlo Bevilacqua, Keila Guilarte, Gianluigi Di Napoli, Maurizio Forcella, Dina Goldstein.
INFORMAZIONI
MIA PHOTO FAIR 2024
ALLIANZ MiCo MILANO CONGRESSI | Via Gattamelata, 13 Milano
Tallulah Studio Art sarà presente allo Stand G005 corridoio G
ORARI
Orari di apertura MIA PHOTO FAIR dall’11 al 14 aprile 2024 | dalle 12.00 alle 20.30
BIGLIETTI ACQUISTABILI SU: MAILTICKET
www.miafair.it
tallulahstudioart.com
+39 3355929562
DINA GOLDSTEIN
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DONATELLA IZZO
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KEILA GUILARTE
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MAURIZIO FORCELLA
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Gli anni novanta della moda (e non solo) negli scatti iconici di Thierry Le Gouès: arriva a Milano la grande mostra fotografica organizzata da MKS Milano Fashion Agency
Published
2 mesi agoon
19 Gennaio 2024By
DailyMood.itUn’estetica che ha fatto epoca, un artista tra i maggiori a livello internazionale: “’90” (alla Galleria Rubin, dal 16 al 24 febbraio 2024) ritrae volti, espressioni e gesti di miti del mondo fashion, quali Kate Moss, Carla Bruni, Karen Mulder, Tatjana Patitz, Naomi Campbell e tante altre
Anni Novanta: un’estetica che ha fatto epoca. Colta dall’obiettivo di un grande fotografo, capace di immortalare l’essenza di quel periodo in maniera inequivocabile e di fissare quindi volti, gesti ed espressioni di alcune delle principali icone internazionali del fashion – e non solo – che han fatto di quei momenti irripetibili il loro trampolino di lancio verso la storia. È questo il tema dirompente di “90’s”, la straordinaria mostra fotografica che verrà inaugurata il prossimo 16 febbraio a Milano, in Galleria Rubin, al civico 10 di via Santa Marta. Protagonisti, gli scatti di uno dei fotografi più importanti nell’universo patinato della moda, il francese Thierry Le Gouès. Che ha saputo cogliere da par suo l’essenza estetica e caratteriale di donne inimitabili, che hanno calcato i red carpet, le passerelle e i palcoscenici più prestigiosi di New York, Parigi, Milano, Londra: parliamo di miti, come le top Kate Moss, Carla Bruni, Karen Mulder, Tatjana Patitz, Naomi Campbell e tante altre.
GLI ANNI NOVANTA – Dunque, una mostra fotografica da non perdere. Capace di cogliere l’identità profonda di un decennio sempre più attuale, ripreso e reinventato dalle nuove generazioni in una sorta di sindrome nostalgica. Edulcorato, mitizzato, artefatto: è nel mondo della moda che bisogna scavare per cogliere l’essenza di questo periodo storico. Ossia dell’ultimo capitolo del secolo scorso, che ha premuto l’acceleratore sull’immaginario femminile, mettendo in costante competizione generazioni di donne stimolando in loro un ulteriore bisogno di emancipazione. Il 900 è donna, si potrebbe dire… A conclusione di questo immaginario, i 90’s sono diventati dunque l’emblema di una concezione di femminilità intramontabile, insuperabile, pura e dichiaratamente ribelle. La conferma si ritrova nella mostra 90’s: una serie di rappresentazioni autentiche di ciò che è stato; ritratti che catturano l’essenza del percepito dell’epoca e al contempo il motivo per cui ancora oggi suscita così tanto fascino. Autoaffermazione, istinto provocatorio, bellezza esatta, estetica minimalista: l’ideale dell’irraggiungibilità ritratto attraverso purezza in bianco e nero e le immagini scultoree di Thierry Le Gouès.
L’AUTORE – Thierry Le Gouès è uno dei nomi più acclamati della fotografia mondiale, rappresentato in Italia da Mks Milano Fashion Agency. Nasce a Brest, in Francia, nel 1969. A soli 18 anni inizia la sua carriera di fotografo di moda lavorando per il gruppo Condé Nast. Da allora ha collaborato con le più importanti testate internazionali del settore (Vogue, Harper’s Bazaar, Marie Claire, Elle, Vanity Fair, Rolling Stone, solo per solo citarne alcune). In Italia è stato pubblicato da Vogue, l’Uomo Vogue, Per lui, Per Lei, Vogue Pelle, Vanity Fair, Marie Claire, Amica e Grazia. Nei decenni ha curato le campagne pubblicitarie fotografiche e videografiche di diversi brand del lusso, tra i quali Armani, Cartier, Alexander McQueen, Levi’s, Louis Vuitton, Pierre Cardin, Fendi, Gucci, Hermés, Ralph Lauren, Bottega Veneta, Nike, Paco Rabanne. Ha ritratto celebrità del calibro di Beyoncé, Mary J. Blige, Pete Doherty, Britney Spears, Harrison Ford, Isaac Hayes, Alicia Keys, Lenny Kravitz, Neymar e Sharon Stone. Ma una delle più grandi ragioni del successo di questo straordinario artista è la singolarità dei ritratti delle modelle più celebri del pianeta: Kate Moss, Naomi Campbell, Linda Evangelista, Stephanie Seymour, Carla Bruni, Amber Valletta, Eva Herzigova, Kristen McMenamy, Yasmeen Ghauri, Helena Christensen, Tatjana Patitz e Karen Mulder. I suoi scatti son presenti ormai nelle più importanti gallerie del mondo. Ha anche pubblicato numerosi libri di successo, l’ultimo dei quali è l’omonimo “90’s”, da cui sono tratti i contenuti della mostra, edito da PowerHouse Books: è l’emblema di ciò che viene considerata la massima espressione di fotografia di moda dell’ultimo decennio del Novecento.
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